Tutto pronto per l’operazione di disinnesco della grande e pesante bomba d’aereo di 2000 libbre rinvenuta nel greto del fiume Tagliamento, all’altezza del comune di Codroipo. L’ordigno bellico, di fabbricazione statunitense, risalente alla seconda guerra mondiale, è stato rinvenuto lo scorso 8 agosto e sarà fatto esplodere domenica 14 agosto in una zona non urbanizzata di Codroipo. Le procedure di bonifica faranno capo al 3° Reggimento Genio Guastatori di Udine, che procederà al despolettamento e al successivo brillamento dell’ordigno. Il termine delle operazioni è previsto per la tarda mattinata di domenica.
Cosa previsto
Diverse le attività programmate dalle Forze dell’ordine per l’incolumità della popolazione e per mettere in sicurezza l’area circostante, tra il capoluogo del Medio Friuli e i comuni di San Vito al Tagliamento e Valvasone Arzene.
Sarà evacuata, innanzitutto, la zona di Codroipo interessata dalle operazioni di brillamento. In quell’area è previsto lo sgombero preventivo delle persone dalle abitazioni a partire dalle ore 7.30. È stata altresì disposta l’interdizione dell’accesso e circolazione di persone e di veicoli di ogni tipo, nella medesima fascia oraria, nei tratti di strada ricadenti nell’area di sgombero.
Dalle 8 alle 9, inoltre, sarà sospesa la circolazione ferroviaria e la viabilità sulla Statale 13 Pontebbana dalle 7.30 alle 9, all’altezza del bivio Coseat. Pertanto, il traffico veicolare diretto alla provincia di Pordenone potrà percorrere le seguenti strade: per raggiungere la pedemontana della destra Tagliamento (Spilimbergo o San Giorgio della Richinvelda), si potrà utilizzare il ponte di Dignano, imboccando all’altezza del bivio Coseat la SR 463 e, successivamente, la SR 464 all’altezza dell’abitato di Dignano; per raggiungere la bassa pordenonese, invece, potrà essere percorsa la SP 95 cd “Ferrata”.
Come ricordato da Rfi, i treni subiranno cancellazioni, deviazioni e modifiche d’orario. Non sarà possibile, però, attivare un servizio di bus sostitutivi fra le due località, a causa dell’interruzione del traffico stradale.
Immagine d’archivio