Centraline di cogenerazione al Lago di Cavazzo: chiesta la verifica delle procedure

Barazzutti: “La valle del lago ha già sofferto abbastanza tra centrale idroelettrica, oleodotto e autostrada”
Tiziano Campigotto

I comitati nati a salvaguardia del Lago di Cavazzo chiedono alla Regione e alla politica di verificare la conformità delle procedure che porteranno alla realizzazione da parte della Siot di due centraline di cogenerazione. “La valle del lago ha già sofferto abbastanza tra centrale idroelettrica, oleodotto e autostrada” afferma Franceschino Barazzutti.

La Giunta regionale se ne lava le mani, mettendo così a rischio la sostenibilità ambientale di un’intera vallata. Questa, invece, la posizione, in una nota, del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale sul tema del progetto di impianto Siot sul lago di Cavazzo. Si tratta di un’area che deve già sopportare la presenza di una centrale idroelettrica, di un oleodotto e di un’autostrada, con le pressioni che ne conseguono sul piano ambientale, riportano i pentastellati, a detta dei quali ulteriori scarichi inquinanti di un cogeneratore a metano rischiano di dare il colpo di grazia al lago e alla vallata. Per il Gruppo M5S anche in questo caso, come per altre zone della nostra regione, nel rilasciare o meno le autorizzazioni non si dovrebbe pensare soltanto al singolo impianto, ma valutare il complesso delle emissioni che interessano una determinata area. In tal senso, in occasione dell’Assestamento di bilancio ha sottoscritto un ordine del giorno per chiedere un ripensamento della Regione nella direzione di una maggiore tutela del territorio.

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