Le firme per diminuire l’assegno di mantenimento dei figli erano false, condannato

L'uomo è stato condannato dal Tribunale di Udine.
Hubert Londero
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Le firme sugli accordi per diminuire l’assegno di mantenimento erano false: il giudice lo condanna a 3 mesi di carcere, pena sospesa, e a risarcire l’ex moglie con 20mila euro. E’ la pena inflitta dal Tribunale di Udine a un uomo di 54 anni residente a Trieste per aver versato dal 2010 al 2018 all’ex moglie, residente in Friuli, meno di quanto stabilito dal giudice per i figli. 

Querelato dalla donna, l’uomo ha consegnato al pm due documenti, nei quali l’ex consorte e poi anche la figlia diventata maggiorenne accettavano una diminuzione dell’assegno per i suoi problemi finanziari. Solo che le due donne, rappresentate dall’avvocato Emanuele Sergo, non hanno riconosciuto i propri autografi. Il gip ha quindi rinviato a giudizio l’uomo e in aula il grafologo ha attestato l’inautenticità delle firme. Da qui la condanna. 

“Il mio assistito – commenta il difensore dell’uomo, l’avvocato Fabrizio Delle Vedove – sostiene di aver ricevuto dall’ex moglie gli accordi siglati e di aver sempre ritenuto autentiche le firme, tanto che per anni si è attenuto alle somme stabilite in quei documenti”. Scontato il ricorso in appello. 

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