La gavetta di Elio Bragagnini sarà esposta nel museo di Cargnacco

Il cimelio di un friulano disperso in Russia è stato donato al Museo Storico della Campagna di Russia di Cargnacco
Redazione

“Un dono prezioso e un modo per tener vivo il legame con i nostri caduti e dispersi in Russia. La gavetta appartenuta a Elio Bragagnini, viene ad arricchire il patrimonio del Museo Storico della Campagna di Russia di Cargnacco. In quella gavetta si raccolgono emozioni e sentimenti che non tramontano, che noi cogliamo nel nostro paziente e instancabile lavoro di custodi di una tragedia militare e di una esperienza umana straordinaria”. Così il presidente della Seziona Giuliana di Unirr e Presidente del Comitato Scentifico del Museo Storico della Campagna di Russia, Danilo Grattoni, annunciando la cerimonia che si terrà domenica 19 settembre a Cargnacco (Udine) in occasione della Giornata Nazionale del Caduto e del Disperso in Russia.

Elio Bragagnini, nato a Porpetto (UD) il 05 aprile 1912 appartenente alla Legione CCNN Tagliamento, 63° Battaglione esploratori, disperso in località non nota il 25 agosto 1942 – spiega Grattoni – almeno simbolicamente torna tra noi attraverso questa sua ‘reliquia’, che riceviamo grazie al figlio Gelindo Bragagnini. Commovente la storia che accompagna questo oggetto e quasi emblematico degli intrecci della storia il viaggio che ha fatto per arrivare a Cargnacco”.

“Reperita da Stanislav Yemelyanov, commerciante di anticaglie russo da anni residente in Italia – racconta Grattoni – la gavetta di Elio Bragagnini fu intercettata il 31 luglio 2004, in occasione di un mercatino a Spilimbergo (UD), dal giornalista RAI Roberto Aita sulla bancarella del lo stesso commerciante cui chiese di comprarla. Stanislav Yemelyanov rispose che non era in vendita e che stava cercando di rintracciare la famiglia Bragagnini per poterla restituire. A sua volta, il giornalista preparò un servizio che fu trasmesso dal TG3 locale che fu visto da Gelindo Bragagnini di Udine, il quale, con la famiglia si precipitò a Spilimbergo e rintracciò il commerciante russo. Il 2 agosto 2004, nella piazza del Duomo di Udine vi fu una breve ma commovente cerimonia, durante la quale il commerciante russo consegnò al figlio Gelindo la gavetta appartenuta a Elio Bragagnini. Il 23 gennaio 2005, in occasione della celebrazione dell’anniversario della Battaglia di Nikolajewka presso il Tempio di Cargnacco, la gavetta fu esposta sull’altare circondata da una corona di fiori rossi e bianchi, quale simbolo di riconciliazione, di pace ed emblema di amore tra i popoli”.

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