Dramma a Lauzacco: 18enne muore schiacciato nel suo ultimo giorno di tirocinio

Tragedia nella zona industriale di Pavia di Udine. Il giovane stava svolgendo l'ultimo giorno di tirocinio
Paola Treppo
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Era al suo ultimo giorno di tirocinio Lorenzo Parelli, diciottenne di Castions di Strada, studente del Bearzi di Udine, e questo pomeriggio avrebbe salutato i colleghi insegnanti della Burimec di Lauzacco di Pavia di Udine. Ma all’improvviso, mentre operava su un macchinario su cui diverse volte, in questi giorni, aveva lavorato, una putrella d’acciaio, pesante diverse tonnellate, si è sganciata e lo ha travolto.

I dipendenti, che lo avevano seguito in queste settimane di alternanza scuola lavoro, lo hanno subito soccorso, aiutati dal personale del 118 intervenuto in azienda con ambulanza ed elisoccorso, ma purtroppo per Lorenzo non c’è stato nulla da fare. Troppo pesante la putrella, troppo gravi le ferite riportate, il diciottenne è morto sul colpo.

Insieme al personale sanitario, alla Burimec sono arrivati anche gli uomini dei Vigili del Fuoco e i Carabinieri di Palmanova, che hanno avuto il gravoso compito di informare la famiglia, arrivata anch’essa a Pavia di Udine da Castions di Strada. E proprio Castions si trova a piangere un suo altro figlio dopo la scomparsa di Federico, morto a 16 anni mentre faceva motocross.

Lutto a Castions di Strada

“E’ una tragedia che ferisce la nostra intera comunità”. Commenta così il sindaco di Castions di Strada Ivan Petrucco la scomparsa del diciottenne Lorenzo Parelli, morto sul lavoro a Lauzacco di Pavia di Udine. “La sua è una famiglia ben nota in paese, in particolare nella frazione di Morsano di Strada dove viveva con i genitori e la sorella”. La famiglia, prosegue il primo cittadino, è molto attiva nell’associazionismo della comunità, e ci stringiamo a loro nel dolore. “Io sono stato informato da un collega di Lorenzo poco fa, e non ci volevo credere. Domani celebreremo il funerale di un altro figlio di Castions, Federico” conclude il primo cittadino “morto a sedici anni, ed ora un’altra tragedia ci travolge. L’unica cosa che possiamo fare ora è stare vicini ai genitori di Lorenzo e non fargli mancare il nostro supporto”. Al dolore della terribile tragedia si unisce anche Giorgio Spelat, della UILM UIL di Udine. “Queste notizie sono un pugno nel cuore, perchè non si può perdere la vita all’interno dei luoghi di lavoro. Oggi lo sgomento è forte e fa male a tutti. Silenzio e preghiere per il ragazzo scomparso, ma” chiude Spelat “molta determinazione perchè ciò non possa più accadere”.

 

Scuola sotto shock

Il cordoglio dell’Istituto Bearzi di cui Lorenzo Parelli era allievo del Centro di Formazione Professionale. “Tutto il Bearzi sta vivendo con immenso dolore questa tragedia. Lorenzo frequentava il 4^ anno nel settore della meccanica industriale, nel percorso duale del nostro Centro di Formazione Professionale del Bearzi ed era da poco diventato maggiorenne. Aveva già svolto varie esperienze di stage in azienda. Lunedì sarebbe rientrato al Centro per proseguire il percorso di formazione. Dalle visite effettuate dal tutor per lo stage aziendale Lorenzo dimostrava di apprezzare l’esperienza, tanto da sognare un futuro in quell’ambito lavorativo. Vogliamo pregare e affidare a San Giovanni Bosco Lorenzo e la sua famiglia in questa tragica circostanza” (Don Lorenzo Teston, Direttore dell’Istituto Salesiano Bearzi). In questo momento di grande costernazione e dolore vogliamo ricordare Lorenzo attraverso la sua passione per il lavoro e il suo percorso di formazione, la sua gioia di vivere e il desiderio di costruire il suo futuro lavorativo e professionale nel settore meccanico”.

Un consigliere tra i suoi insegnanti del Bearzi

Tra gli insegnanti che Lorenzo Parelli ha avuto al Bearzi, anche il consigliere comunale di Udine Giovanni Govetto. Govetto è stato suo docente di “Diritto ed economia” tra il 2017 e il 2018, quando – all’inizio delle secondarie – il giovane friulano si era iscritto all’indirizzo tecnico proposto dall’istituto salesiano, poi abbandonato per quello professionale. “Un dramma. Una notizia terribile per tutta la grande famiglia del Bearzi – ha riferito il presidente della Commissione Ambiente -. Sono sconcertato perché la nostra scuola monitora sempre la sicurezza all’interno delle aziende che propongono gli stage ai nostri studenti giunti alla fine del loro percorso formativo. Sono proprio queste imprese – ha rimarcato rammaricato il consigliere Govetto – a doverli seguire dal punto di vista della sicurezza”.

 

La rabbia dei sindacati

“Un fatto di una gravità inaudita, indegno per un paese civile, la morte sul lavoro di uno studente di appena 18 anni. Lo stage in un’azienda dovrebbe garantire il futuro ad un giovane, non condurlo alla morte. Non ci sono parole per commentare questa tragedia orribile”. Lo scrive su twitter il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra.

“E’ inaccettabile morire sul lavoro: se poi a lasciarci la vita è un ragazzo di appena 18 anni la tragedia è ancora più grande”: Pasquale Stasio della Fim Cisl commenta così l’incidente di oggi a Lauzacco, in un’azienda metalmeccanica. “E’ una di quelle notizie – afferma il sindacalista – che nessuno vorrebbe mai sentire, e che si aggiunge a quella serie di infortuni che ormai costella pesantemente il mondo del lavoro”. La Magistratura – si legge in una nota della Fim – farà certamente tutto il necessario per fare luce sulla dinamica dell’incidente e per chiarine le cause. Oggi però è il tempo della rabbia e del dolore e per ribadire ancora una volta che la sicurezza deve essere messa da tuti – Istituzioni, Sindacato, Politica, Imprenditori – come primo punto dell’agenda perché evidentemente non si è fatto ancora abbastanza, malgrado gli sforzi. “Oggi è il tempo di stringerci attorno alla famiglia della vittima, a cui va il nostro più forte e commosso abbraccio, assieme alla promessa di fare di più e di proteggere in modo ancora più determinante chi lavora e i giovani che si avvicinano ad un mondo che non può essere un luogo di morte” – conclude Stasio.

«L’età del ragazzo, e il fatto che si trattasse di uno studente, rende ancora più difficile e doloroso commentare questa ennesima morte sul lavoro, che arriva tra l’altro solo ventiquattr’ore dopo un altro grave incidente, sempre in provincia di Udine e sempre a danno di un giovane». Villiam Pezzetta, segretario generale Cgil Fvg, reagisce così alla notizia dell’infortunio verificatosi oggi alla Burimec di Lauzacco, in provincia di Udine, in cui ha perso la vita un ragazzo di 18 anni, Lorenzo Parelli, in azienda perché coinvolto in un progetto scuola-lavoro. «Prima di lanciare allarmi, di dire l’ennesimo basta destinato purtroppo a essere cancellato dal prossimo infortunio, di attendere che le indagini facciano luce sulle cause di questa inaccettabile tragedia, il nostro pensiero – commenta Pezzetta – va all’immenso dolore della famiglia di questo ragazzo, morto sul lavoro prima ancora di diventare un lavoratore. È difficile, impossibile trovare le parole: speriamo solo che davanti alla morte in fabbrica di uno studente diciottenne, tutti, nessuno escluso, imprese, organizzazioni di categoria, sindacato, enti di vigilanza, istituzioni, si facciano un esame di coscienza e riflettano, ogni giorno, se stanno facendo davvero tutto il possibile per evitare che questa strage continui e per garantire la sicurezza e l’incolumità di chi lavora».

 

I commenti e il cordoglio della politica

“Come Amministrazione regionale ci stringiamo attorno ai genitori, ai parenti e agli amici del giovane deceduto sul lavoro oggi a Lauzacco mentre stava terminando il periodo di tirocinio”. Lo hanno detto oggi il governatore Massimiliano Fedriga l’assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen, appresa la
notizia della morte del diciottenne Lorenzo Parelli.  “E’ incomprensibile – hanno dichiarato Fedriga e Rosolen – come ancora oggi si possano verificare episodi di questa gravità”. “In questo momento però – hanno aggiunto i due esponenti della Giunta regionale – l’incommensurabile dolore sofferto dalla
famiglia impone a tutti un rispettoso silenzio, in attesa che le autorità competenti ricostruiscano l’esatta dinamica di quanto accaduto”.

“È una tragedia immensa, che io da genitore avverto in modo particolarmente intenso. Ho anch’io figli di quell’età e posso immaginare il dolore della famiglia di Castions, a cui esprimo tutta la mia vicinanza e quella del Consiglio regionale”. Il presidente Piero Mauro Zanin reagisce così alla notizia del terribile incidente sul lavoro di Lauzacco, che è costato la vita a un diciottenne impegnato in uno stage per conto del suo istituto scolastico. “Accanto alla solidarietà e alla vicinanza alla famiglia – aggiunge il presidente del Consiglio regionale – quanto successo deve spingerci a riflettere, ma anche ad agire. Gli infortuni sul lavoro sono troppo frequenti, e l’anno appena passato ha fatto segnare purtroppo un record negativo in Friuli Venezia Giulia”. Nel 2021 infatti hanno perso la vita in regione 22 lavoratori, un numero di vittime superiore a quello del 2019, l’anno pre-pandemia. Tanto che nei mesi scorsi si parlò di “prezzo insostenibile per la ripartenza”. “Con le organizzazioni dei datori di lavoro e con i sindacati, ma anche con le scuole che hanno inserito la formazione nel loro percorso educativo – è l’auspicio di Zanin – bisogna trovare nuove soluzioni per garantire condizioni di sicurezza in ogni ambiente professionale. E il Consiglio deve essere pronto a recepire ogni suggerimento normativo. Dobbiamo fare davvero tutto il possibile – conclude il presidente – affinché non si ripetano tragedie come quella di oggi a Lauzacco”.

“Ogni morte sul lavoro è un dramma per l’intera società, ma quanto accaduto oggi pomeriggio, avendo per vittima un ragazzo così giovane, lascia ancora più attoniti e ammutoliti”. Così, in una nota, i consiglieri regionali del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo e Giampaolo Bidoli, che esprimono il loro cordoglio e la loro vicinanza ai familiari del giovane di 18 anni deceduto a seguito di un incidente sul lavoro a Lauzacco.

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