Medaglia di bronzo per Mara Navarria, Asu in festa

Nicola Di Benedetto, direttore generale dell'Associazione Sportiva Udinese: «Un'emozione fortissima. Un grande traguardo per la società»
Redazione

La seconda medaglia regionale arriva dalla scherma. L’Italia della spada femminile ha conquistato il bronzo.

Grande prestazione delle azzurre – la friulana Mara NavarriaRossella FiamingoFederica Isola e Alberta Santuccio – che, dopo la sconfitta in semifinale contro l’Estonia, hanno battuto per 21-23 la Cina, testa di serie numero 1 della gara a squadre.

Dopo l’iniziale vantaggio cinese, Isola e Navarria hanno riportato avanti le azzurre. Poi nella seconda serie, la campionessa di Carlino ha piazzato un 6-1 contro Zhu che ha consentito all’Italia di conquistare un margine importante di vantaggio, difeso fino al penultimo assalto, quando Santuccio ha sostituito a sorpresa Fiamingo. Ultima serie con Isola che ha sofferto moltissimo, subendo fino al 21-22, per poi trovare la stoccata che ha assegnato la medaglia olimpica che, nella competizione a squadre femminile, mancava da 25 anni.

Un grande traguardo per la società e un’emozione fortissima, ha spiegato Nicola Di Benedetto, direttore generale dell’Associazione Sportiva Udinese.

«A nome di tutta l’Associazione Sportiva Udinese mi congratulo con Mara Navarria per la medaglia conquistata a Tokyo con la squadra di spada femminile!» ha dichiarato il presidente di Asu, Alessandro Nutta, visibilmente emozionato. «Tutta la società è felicissima e orgogliosa per questo incredibile risultato. Quello costruito insieme a lei, Andrea Lo Coco, Roberto Cirillo e tutto il team è un progetto a cui abbiamo fermamente creduto. Il ritorno di Mara in Friuli, dopo tanti anni di lontananza, è stato certamente una bellissima opportunità che abbiamo colto di buon grado. In questo anno di lavoro abbiamo imparato a conoscere, giorno dopo giorno, una donna determinata, una grande lavoratrice e professionista, una campionessa umile che si è data anima e corpo per raggiungere il suo obiettivo. Non si è mai fatta abbattere, nemmeno durante i momenti più bui della pandemia. Il suo spirito di sacrificio, la sua abnegazione – valori che Asu condivide da sempre – sono stati certamente di grande esempio per tutti gli atleti della sezione scherma, ma non solo. Mara, – ha chiuso Nutta – ancora complimenti e grazie!».

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