Morte di Lorenzo, due i quesiti su cui sta indagando la Procura

Oltre alle cause del crollo della putrella da 150 chili, si cerca di capire se la mansione del 18enne fosse compatibile con il tirocino
Hubert Londero
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La mansione svolta da Lorenzo Parelli all’interno della Burimec di Lauzacco era compatibile con il progetto di stage aziendale che stava concludendo?

Ma soprattutto: cosa ha provocato l’improvvisa caduta della putrella di acciaio da 150 chili che ha colpito e ucciso il 18enne?

Questi i due principali quesiti su cui stanno indagando gli inquirenti della Procura di Udine per tentare di trovare le risposte necessarie per stabilire le responsabilità della morte dello studente del Bearzi avvenuta nell’ultimo suo giorno di tirocinio.

Intanto, in attesa dell’autopsia sul corpo del giovane, il legale di Pietro Schneider – l’unico indagato – ha annunciato che nominerà un perito di parte: “Non ho ancora ricevuto atti dalla Procura con la fissazione dell’autopsia – ha spiegato all’Ansa l’avvocato del proprietario della Burimec, Stefano Buonocore- , ma sicuramente nomineremo un perito. La posizione del mio assistito resta tuttavia la stessa – ha aggiunto -: riserbo e silenzio nel rispetto del dolore dei familiari della vittima”.

Da quanto finora emerso, il pezzo di acciaio su cui stava lavorando il ragazzo era stato ultimato e si doveva solo procedere con la sua spedizione. Non è escluso che nelle prossime ore altri nomi possano comparire nel registro degli indagati dopo aver valutato altre responsabilità nella vicenda.

“Un evento così tragico ha sconvolto e toccato da vicino tutta la comunità scolastica – scrive in una nota La Consulta Provinciale degli Studenti di Udine -. Auspichiamo che si consideri questo episodio con il dovuto rispetto e la giusta importanza – aggiungono i rappresentanti -. Riteniamo inaccettabile che durante un percorso di formazione qualcuno di noi possa rimanere vittima di un incidente.”

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