Offesa, malmenata e scaraventata a terra per aver chiesto il green pass

Trauma cranico per una lavoratrice dell'aeroporto di Ronchi dei Legionari
Alessandra Salvatori
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Offesa, malmenata, afferrata per il collo e scaraventata a terra: è quanto accaduto ieri ad una lavoratrice dell’aeroporto del Friuli Venezia Giulia, che ha riportato un trauma cranico a causa della caduta, con prognosi di 8 giorni. Il motivo di tutto questo è la richiesta del green pass ad una coppia di passeggeri all’imbarco per Londra.

Da quanto riferito alla Fit Cisl Fvg dalla lavoratrice, l’uomo, alla richiesta di esibire il documento indispensabile per poter salire in aereo, avrebbe letteralmente perso le staffe, scagliandosi contro la dipendente. Immediato l’intervento delle forze dell’ordine.

“Per fortuna l’intervento dei colleghi prima e della polizia, dopo, ha evitato il peggio. Questa è solo la punta dell’iceberg di un fenomeno che purtroppo si sta esasperando in tutto il settore dei servizi pubblici.  Episodi del genere – commenta il segretario della Fit Cisl Fvg, Antonio Pittelli – rischiano ormai di diventare quotidiani per chi esercita ruoli di controllo sui mezzi: ieri è accaduto in aeroporto, ma abbiamo segnalazioni anche dai treni e temiamo le stesse reazioni anche sugli autobus. Stiamo riscontrando e segnalando continui casi di aggressioni verbali nei confronti dei lavoratori dell’aeroporto, del trasporto pubblico locale e dei treni. E questo avviene sia nei confronti di chi opera a bordo dei mezzi, ma anche, sempre di più, di chi presta il servizio a terra, che semplicemente  con alta professionalità svolge il suo lavoro”.

Come Fit Cisl Fvg – si legge in una nota – condanniamo fermamente ogni forma di violenza ed esprimiamo tutta la nostra solidarietà alla lavoratrice che è stata vittima di un gesto ingiustificabile. “Non è possibile – conclude Pittelli – che chi svolge correttamente il proprio lavoro diventi un bersaglio. chiediamo all’azienda di attivarsi in maniera celere per mettere in atto comportamenti preventivi che permettano a tutti lavorato del front line di operare in sicurezza”.

La solidarietà della Regione alla lavoratrice

Solidarietà incondizionata alla lavoratrice dell’aeroporto di Ronchi dei Legionari malmenata ieri per aver chiesto il Green pass a una coppia di passeggeri in partenza per Londra è stata espressa dal governatore del Friuli Venezia
Giulia. 
Si tratta di comportamenti inaccettabili che vanno stroncati sul nascere e stigmatizzati, a giudizio del governatore, secondo il quale il rispetto di chi svolge il proprio lavoro e l’astensione da comportamenti violenti sono priorità tassative. Chi si comporta in maniera contraria non può trovare alcuna indulgenza.

M5S FVG: “Solidarietà a addetta aeroporto aggredita”

“Non è accettabile che una persona venga aggredita per avere semplicemente fatto il proprio dovere. All’addetta dell’aeroporto del Friuli Venezia Giulia va tutta la nostra solidarietà”. A dichiararlo sono i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle.

“Non vogliamo entrare nel merito delle scelte e delle opinioni di ciascuno, ma ci sono delle regole e chi opera per farle osservare non può essere oggetto di violenza, fisica o verbale che sia – continua la nota -. Il rispetto della persona non deve mai venire a mancare”.

Moretti (Pd): “Garantire la sicurezza dei lavoratori”

«Quanto accaduto all’aeroporto di Ronchi dei Legionari è intollerabile. Nell’esprimere massima solidarietà alla lavoratrice dello scalo, aggredita mentre stava compiendo il proprio lavoro, auspichiamo che non ci sia alcuna attenuante per comportamenti violenti che purtroppo si stanno ripetendo in tutto il Paese e che tutte le istituzioni hanno il dovere di contrastare». Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Fvg, Diego Moretti in merito all’aggressione.

«In questa fase è importante garantire la sicurezza dei lavoratori ai quali è demandato il controllo dei green pass, così come da parte delle istituzioni e della politica è necessario un messaggio fermo, senza esitazioni e ambiguità su obbligatorietà dei vaccini e green pass, che inevitabilmente lasciano spazio a violenze non tollerabili».

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