C’è attesa anche nel nostro territorio per il decreto del Governo annunciato dal premier Mario Draghi, con il via libera ai piani di emergenza contro la siccità presentati da sei regioni: Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Lazio. In queste aree d’Italia – fa sapere Coldiretti – si producono il 79% del grano tenero per fare il pane, il 90% del mais per l’alimentazione degli animali e si allevano il 69% delle mucche e l’88% dei maiali.
La bozza del decreto allo studio del Governo prevede la figura del commissario straordinario per il contrasto e la prevenzione della siccità. Dovrebbe essere chiamato ad individuare, in sinergia con i ministeri delle Infrastrutture, Transizione ecologica e Politiche agricole, e con le regioni, gli obiettivi correlati alla necessità di garantire una sufficiente risorsa idrica anche nei periodi di siccità. Si tratterà poi di programmare e realizzare interventi per la mitigazione dei danni connessi alla siccità e potenziare e adeguare le strutture idriche. Opere di contrasto che sono state presentate anche dalla nostra regione.
Coldiretti segnala come il dimezzamento delle piogge nel 2022 abbia avuto un impatto devastante sulle produzioni nazionali, che fanno segnare cali del 45% per il mais e i foraggi che servono all’alimentazione degli animali, del 20% per il latte nelle stalle con le mucche stressate dal caldo afoso, del 30% per il frumento duro per la pasta nelle regioni del sud. Le produzioni di frumento tenero sarebbero in calo di oltre un quinto, quelle della frutta del 15%.