Stadio Friuli, parla Honsell: «L’Anac sprona il Comune a perfezionare l’iter burocratico»

"Lo stadio Friuli, a Udine, è il simbolo monumentale di come possa essere efficace l'intesa pubblico/privato quando entrambi hanno come obbiettivo il prestigio di un territorio. E nessun pronun...
Redazione

“Lo stadio Friuli, a Udine, è il simbolo monumentale di come possa essere efficace l’intesa pubblico/privato quando entrambi hanno come obbiettivo il prestigio di un territorio. E nessun pronunciamento di chicchessia può togliere questo successo”. Lo afferma in una nota Furio Honsell, consigliere regionale di Open Sinistra Fvg. 

“L’attuale amministrazione comunale di Udine dovrebbe quindi adoperarsi, per quanto le compete, affinché l’Udinese possa completare l’opera di riqualificazione delle zone ancora a grezzo sotto le gradinate – fa presente Honsell -, così come previsto dalla legge Delrio e approvato nella conferenza di servizi. Rattrista molto invece vedere che, dopo aver rallentato tale processo senza motivazione fino quasi a fermarlo, a fronte di un pronunciamento dell’Anac che di fatto sprona il Comune proprio a perfezionare tale iter burocratico, si rischia che il club bianconero, esasperato, si trasferirsca altrove”.

“Se ciò avvenisse sarebbe un durissimo colpo al prestigio della città, che si dimostrerebbe incapace di ospitare una squadra di serie A, cosa che tutte le altre città di pari dimensioni non osano nemmeno sognare. Sarebbe un pesante fallimento politico, sportivo, turistico ed economico. La questione del nome dello stadio è una non-questione perché il nome non solo non è mutato, ma solo grazie alla ristrutturazione avvenuta nel 2015 adesso è scolpito nella pietra invece che solo sulla carta”. 

Honsell fa sapere di voler “presentare in Consiglio regionale una mozione che auspichi una ritrovata serenità sportiva a Udine, nella soddisfazione di quanto è stato fatto e quanto ancora si può fare per portare alto nel mondo il nome del Friuli nel calcio”.

“Faccio notare infine all’assessore regionale allo Sport, Tiziana Gibelli, che sceglie l’attacco personale, che la politica fatta di esposti e denunce come quella purtroppo praticata a Udine con i pessimi risultati che oggi sono sotto gli occhi di tutti, è cosa ben diversa dalla franca e politicamente corretta richiesta di una Commissione speciale o di inchiesta da me fatta in III Commissione consilare. Tale richiesta – sottolinea ancora l’esponente di Centrosinistra – è atto politico trasparente legittimo e completamente all’interno delle doverose attività di Consiglio. La mia è la modalità della politica che vuole sapere e che vuole ragionare, ed è molto diversa da quella praticata dalla politica degli esposti confusi che mira invece solamente a sabotare”.

Potrebbe interessarti anche

©2022 TELEFRIULI. Tutti i diritti riservati | P. IVA 01313840306. La testata Telefriuli è registrata al Tribunale di Udine, n° 414/78 il 21.02.1978
Powered by Rubidia