Aveva contratto un’unione civile con un italiano, pagandolo, per ottenere il permesso di soggiorno. Per questo il giudice Daniele Faleschini Barnaba ha condannato un 57enne albanese a un anno e 2 mesi di reclusione, penna sospesa. Il pm Luca Spinazzé aveva chiesto 2 anni di carcere.
L’uomo era accusato di falso sia per aver indotto in errore nell’agosto del 2019 l’ufficiale dello Stato civile del Comune di Udine con la richiesta di costituzione dell’unione civile, sia per aver istigato il compagno, allo scopo di ottenere il permesso di soggiorno, a consegnare in Questura una falsa dichiarazione sulla composizione della nuova famiglia.
Il difensore dell’uomo, l’avvocato Francesco Dall’Asta ha annunciato appello. “Per l’unione civile – spiega il legale – non è prevista l’affezionalità tra i due contraenti, ma solo che si tratti di persone dello stesso sesso. Non c’è stato alcun falso”, conclude.