Inaugurata la variante SS54 a Cividale del Friuli, “esempio di sostenibilità”

"Un'opera di grande valore simbolico. Sembra a volte che per tutelare l'ambiente sia meglio evitare interventi stradali perché impattano sul contesto naturale: quest'opera dimostra l'esatto opp...
Redazione

Inaugurata questa mattina la nuova variante alla SS54 a Cividale del Friuli, un tragitto di 1,8 chilometri realizzato da Anas (Gruppo FS Italiane) con un investimento di oltre 4,5 milioni di euro.

L’inaugurazione si è tenuta con un evento in diretta che ha messo in collegamento la sede stradale di nuova apertura e il municipio di Cividale, dove erano presenti anche l’assessore regionale alle Infrastrutture e territorio Graziano Pizzimenti, l’amministratore delegato di Anas Massimo Simonini e il sindaco di Cividale del Friuli Daniela Bernardi.

Il primo tratto di 800 metri è stato costituito da un sedime stradale completamente nuovo; il secondo troncone invece è frutto dell’adeguamento dell’esistente viabilità comunale. La strada include un sottopasso alla linea ferroviaria Udine – Cividale che integra anche la pista ciclabile, eliminando il passaggio a livello e mettendo così in sicurezza l’attraversamento per i ciclisti.

La nuova viabilità si innesta sulla rotatoria esistente ad ovest del cimitero. Il tratto della statale che sottopassa la rotatoria e attualmente viene utilizzato per raggiungere il centro abitato di Cividale, verrà riclassificato come strada comunale. Sono state realizzate anche due nuove rotatorie: la prima all’incrocio tra via del Laterano e via Boiani, in prossimità dell’ingresso al deposito della Saf; la seconda in prossimità del palazzetto dello sport. L’intervento è stato completato con l’impianto di illuminazione a led delle due rotatorie e del sottopassaggio ferroviario. Quest’ultimo è dotato inoltre di un sistema di sicurezza che, tramite semaforo d’emergenza, segnala il pericolo in caso di allagamento.

L’opera, appaltata da Anas (struttura territoriale Veneto e Friuli Venezia Giulia) con gara ad offerta economicamente più vantaggiosa, è stata portata a compimento senza mai interrompere il traffico ferroviario, grazie al ricorso a tecnologie costruttive d’avanguardia.

Il sindaco di Cividale ha ricordato che l’infrastruttura chiude una procedura avviata con la precedente Amministrazione comunale (era presente in sala anche l’ex sindaco Stefano Balloch) e contribuirà ad offrire un miglior accesso alla città anche per i turisti; l’ad di Anas ha invece richiamato l’impegno dell’ente in Friuli Venezia Giulia dove è previsto un piano di investimenti da 168 milioni di euro, di cui 24 su nuove opere e 144 sulla manutenzione programmata dei quasi 200 chilometri di strade di competenza nel territorio regionale.

Nel suo intervento Fedriga è più volte tornato sul concetto di sostenibilità dell’infrastruttura e sulla necessità di “fermare opere inutili ma intervenire laddove ciò significa migliorare la qualità della vita; al contrario, non intervenire a volte si traduce in abbandono dell’ambiente come ci ha insegnato la tempesta Vaja”. “Un’opera di grande valore simbolico – ha aggiunto il governatore -. Sembra a volte che per tutelare l’ambiente sia meglio evitare interventi stradali perché impattano sul contesto naturale: quest’opera dimostra l’esatto opposto poiché con essa si realizzano obiettivi di sostenibilità, di riduzione del traffico, dei tempi di percorrenza e quindi delle emissioni, di valorizzazione dei percorsi ciclabili, di tutela della città e dei suoi cittadini”.

L’opera è simbolo anche della “necessaria collaborazione tra istituzioni, come è avvenuto tra Anas, Regione e Comune in questa circostanza. Solo con la condivisione è possibile raggiungere obiettivi di interesse comune”, ha evidenziato ancora il governatore, traslando questa filosofia anche nella futura realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. “Le Regioni – ha detto Fedriga – sono pronte a collaborare con il governo per concretizzare gli obiettivi del Pnrr in cui sono incluse opere enormi; se non creiamo un’alleanza tra istituzioni e soprattutto una condivisione tra amministrazione centrale e territorio rischiamo di non essere incisivi nelle nostre azioni e di non raggiungere gli obiettivi entro il 2026”.

Potrebbe interessarti anche

©2022 TELEFRIULI. Tutti i diritti riservati | P. IVA 01313840306. La testata Telefriuli è registrata al Tribunale di Udine, n° 414/78 il 21.02.1978
Powered by Rubidia